tree by the river (como07)

Ancora Como, ma stavolta vista dal battello su cui abbiamo fatto un giretto. Il momento più divertente è stato quando “un'onda anomala” ha impattato contro la punta della barca lavando un po' di gente, compreso chi m'accompagnava, con mie somme risate e conseguente singhiozzo.
Ah, ecco, il singhiozzo.
A me capita relativamente spesso di avere attacchi di singhiozzo. E quando ho un attacco, la gente che mi sta attorno lo trova molto comico.
Diciamo che faccio abbastanza rumore quando ho i singulti, faccio un “Hic!” piuttosto forte, che scappa anche se cerco di contenermi. Oltretutto il tutto dura normalmente svariati minuti con rinnovato divertimento da parte dei presenti ad ogni nuovo singulto.
Capitolo rimedi: ho scoperto che il singhiozzo ha una forte componente psichica, finché continui a pensare che hai il singhiozzo, lui non passerà. Dimenticatene e sparirà inconsapevolmente.
Quindi, valgono tutta la serie di domande a bruciapelo (che però devono sempre essere diverse, altrimenti si perde l'effetto sorpresa) come “cos'hai mangiato l'altra sera a cena” o “per chi è che avevi fatto quel mockup di quel minisito con l'instant-win che dovevi rispondere alle domande (vabbè, mi rendo conto che per la gran parte del mondo questa domanda sia un po' inutilizzabile)”.
Assolutamente scartati tutti i giochini con l'acqua come “bevi sette sorsi” o “bevi da bicchiere al contrario”. Su di me non hanno effetto.
Molto meglio lavorare sulla respirazione, trattenere il fiato e comprimersi il diaframma con le mani per qualche decina di secondi garantisce sempre buoni risultati.
Comunque, per tornare al giro in battello, sono stato fortunato: l'onda si è infranta su chi m'accompagnava il quale ha fatto scudo col suo corpo alle macchine fotografiche che erano appoggiate sul seggiolino del natante. E a me non è arrivata neanche una goccia.