Paesaggi Floreali

“Paesaggi floreali”

Quello che mi attira del materiale polaroid è la possibilità dell’intervento manuale che consente di sottolineare l’importanza del “gesto” che lascia “segni”, e che comunica sensazioni tramite un contatto diretto con l’opera.
Confesso che la scelta dei fiori come soggetto principale dei miei ultimi lavori non è stata una scelta particolarmente pensata, ma piuttosto un incontro casuale, avvenuto durante i miei primi e sperimentali approcci con la polaroid, incontro che mi è però risultato particolarmente congeniale, grazie alle forme ed alle naturali cromaticità di questi soggetti, per sviluppare una ricerca delle tecniche di manipolazione che mi consentisse di costruire, soprattutto attraverso l’intervento sui rapporti figura/sfondo, immagini dotate di una loro particolare delicatezza, evitando interventi che introducessero grafie troppo decise e “drammatiche”.
Sono nate così queste immagini, che ho definito “micropaesaggi”, come composizioni di tre diverse inquadrature dello stesso soggetto, quasi a costruire una sorta di “ministoria”, di “miniracconto” con valenze, a volte, anche di sviluppo “temporale” (specialmente nelle composizioni verticali) che partendo dalle parti fisicamente più basse e più vicine al terreno del soggetto fiore, e quindi, di norma, più scure e, a volte, più fredde, si sviluppano, salendo, a sottolineare l’emotività cromatica di colori più vivi, o, (specialmente nelle composizioni orizzontali), venisse “suggerita” un’appartenenza del soggetto a specifici contesti ambientali, senza però renderli troppo espliciti.