La bambina interiore

Dentro ognuno di noi vive una voce antica, piccola e sincera.
Una parte che è rimasta bambina, anche se il corpo è cresciuto.
È la parte che sente tutto, che desidera essere vista, accolta, protetta e amata così com’è.
In psicoterapia viene chiamata "parte bambina": la custode dei nostri bisogni più autentici e delle ferite più antiche.
Spesso la nascondiamo, per paura che sia “troppo”, o che non abbia più posto nella vita adulta.
Così impariamo a zittirla, sopirla, affamarla o schiacciarla, per sopravvivere, ma lei continua a parlarci, sottovoce, tra i binari della vita.
Eppure, è proprio quando scegliamo di ascoltarla e di accoglierla che nasce la possibilità di essere interi, vivi, autentici.
Ritrovarla è come sviluppare una fotografia interiore: un processo lento, delicato, che rivela ciò che siamo davvero.
Ascoltare la propria bambina interiore significa prendere per mano la propria vulnerabilità, i bisogni e le emozioni più vere.
Perché la fragilità non è debolezza: è qualcosa di prezioso, che chiede solo di essere trattato con cura.