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Commento
Avec grand plaisir!
UN GRAZIE INFINITO E UN GRANDE ABBRACCIO VIRTUALE (MA SARO' A ROMA LA PROSSIMA SETTIMANA E ALLORA SARA' REALE)
Aggiungo che per la realizzazione dei transfer sono da preferirsi le Fuji FP-100 C nella versione Silk, per via della retinatura del negativo che facilita il trasferimento esente da sbavature; dalla versione Glossy di questa pellicola è pur sempre possibile il transfer, ma occorre una maggiore perizia.
Life is too short for secrets...
;-)
Con le Fuji a colori i risultati migliori li sto ottenendo ad umido, bagnando da ambo i lati la carta con aceto di vino bianco - quello completamente limpido come l'acqua - in modo da impregnarla e togliendone poi l'eccesso mediante una rullatura tra due fogli di carta Scottex; questa operazione viene fatta poco prima di iniziare il transfer, che con le pellicole Fuji deve avvenire - almeno nella fase di separazione (peel-apart) del negativo dal positivo e stesura del negativo sulla carta fine art - dopo 18 secondi dall'estrazione della pellicola dai rulli della fotocamera in condizioni di quasi oscurità, perché le pellicole Fuji, a differenza delle vecchie Polaroid, in questa fase sono ancora sensibili alla luce, pena l'ottenimento di colori verdastri molto sgradevoli. Una volta steso il negativo sul foglio di carta preimbibito bisogna rullare in tutta la sua lunghezza con un rullo di gomma il negativo per una quarantina di secondi esercitando una pressione piuttosto consistente, dopodiché voltare sottosopra e rullare per una ventina di secondi anche dal lato della carta. Trascorsi un paio di minuti separare delicatamente e molto lentamente il negativo dalla carta per valutare il risultato, lasciandola completamente asciugare (una decina di minuti). Per la regolazione ottimale del tempo di separazione osservare l'originale positivo, che in considerazione della voluta separazione precoce dovrà essere appena appena percepibile, quasi in filigrana; se completamente assente aumentare di un paio di secondi il tempo di separazione, se al contrario già abbastanza accentuata diminuire, in maniera da avere la migliore saturazione finale.
La necessità di acidificare preventivamente il supporto deriva dalla differente chimica delle Fuji rispetto alle Polaroid, con le quali era preferibile umidificare con una soluzione alcalina (acqua e ammoniaca la 10% o con maggiore praticità col Vetril).
Una volta asciutte è possibile e consigliabile fissarle definitivamente applicando un fissativo trasparente a base acquosa.
Se qualcuno dovesse disporre di un torchio calcografico a rulli - quelli impiegati per le acqueforti - l'operazione di calandratura viene sicuramente più agevole.
i tuoi transfer da fuji fp-100 sono gustosissimi e stimolanti. Hai già postato la procedura per ottenerli o rimane un "segreto professionale" ? :)))
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