Pino_Bertelli

Girando spaesato nel castello di Corigliano, alla ricerca di informazioni in merito alla manifestazione fotografica (richiesta, peraltro, mai esaudita) mi fermai dentro la sala dove venivano presentati libri e tenute le conferenze. In quel momento stavano introducendo un libro. Tra chi parlava c'era lui, Pino Bertelli ed un altro grande maestro, Maurizio Rebuzzini; io interessato dalle loro parole ne uscì molto entusiasta! Entusiasmo che si spense subito dopo, durante le altre conferenze (di dubbia utilità e rilevanza), così decisi di uscire e nell'atrio del castello c'erano loro due che chiacchieravano, cercai una domanda da fargli, usandola come pretesto per presentarmi. La domanda fu accolta in maniera positiva al tal punto che quasi tutto il giorno, ed il seguente, rimasi a ad ascoltare i loro aneddoti. Conoscevo Bertelli per i suoi libri, poco come fotografo, e vederlo in azione è stato uno spettacolo: un falco che si guarda attorno alla ricerca di volti, per lui interessanti. Un tuffo in picchiata, un ritratto rubato. Invidio chi riesce a creare un contatto così veloce con gli estranei.
Questo ritratto non segue nessuna regola fotografica, ma vedendolo in azione non sono riuscito ad essere lucido per una giusta inquadratura. Però riguardandola mi ricorda le polaroid di Aldo Moro, ecco sequestrerei Pino Bertelli per rubargli un po' di segreti!