"Senza immaginazione non c'è salvezza." (cit.) (work in progress)

Questa è una sorta di protesta/provocazione per quella che a mio avviso è la dilagante omologazione delle immagini. Negli ultimi tempi, mi è capitato di trovarmi di fronte a fotografie che hanno lo stesso soggetto o lo stesso stile fotografico: figure femminili immerse nella vegetazione o stese su un prato, pontili solitari, persone immobili/mobili riprese di spalle, cabine sulla spiaggia, donne nude sul letto e sul divano etc etc… Le 8 fotografie istantanee qui presenti prendono spunto dalla scena finale di un film che ho visto circa un mese fa (Una meravigliosa domenica, Akira Kurosawa, 1947) dove la coppia protagonista si ritrova ad immaginarsi in un anfiteatro vuoto l’esecuzione della Sinfonia n.8 di Schubert, conosciuta anche come l’Incompiuta. L’inquadratura delle foglie che si muovono sulle note della sinfonia mi ha ricordato che la bellezza è ovunque, anche nelle cose più “insignificanti”, basta avere un po’ di immaginazione. Per questo motivo ho scelto di fotografare le figure geometriche tracciate dalla luce del sole che penetra nei vicoli della città vecchia di Lanciano, lasciando allo spettatore la possibilità di immaginare e/o chiedersi cosa siano. Le immagini sono state scattate con pellicole istantanee Fuji FP100-C scadute nel 2006 montate su una macchina Polaroid EE100 che ha la particolare caratteristica di avere una messa a fuoco “a intuito”, ovvero sull’obiettivo sono indicati i metri, ma spetta al fotografo indovinare quali siano quelli giusti che li separa dal soggetto che intende fotografare.