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“The journey of trust through the labyrinth of inner feminine space starts with blindness. Feminin being enters the labyrinth of her boundless space to be transformed. Her eyesight has been transformed as well, into an intuition, that brings inner vision beyond what her eyes can see.”
Words by Elīna Rozentāle
Tag:
Album: In Labyrinth Of Floral Cave
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Commento
sì è vero, sono d'accordo con te. E' solo che ho trovato bello il pensiero di Elina che ben si accompagna al suo ritratto :*
@ Carmen
Eh no, se le pellicole (e le macchine come credono alcuni) facessero gran parte del lavoro, la gran parte delle foto sarebbe bella come questa! E invece guarda un po' avviene proprio il contrario, ossia non ci si avvicinano nemmeno lontanamente. Quindi...
@patrizioc.
:D non è giusto, però! Non fatemi fare la figura dello sproloquiatore solitario, almeno due righe in più per non farmi sentire troppo diverso ogni tanto scrivetele :)
Basta, taccio e vado a eseguire le libagioni con mezzo litro di vino rosso, per placare l'ira degli dei.
già, un davvero ritratto intenso. Il commento di Elina, presente altrove, gli darebbe ancora più forza <3
quoto roderick (evidentemente non sono logorroico)
:D
eh si queste pellicole effettivamente fanno già gran parte del lavoro, poi c'è la luce da finestra laterale e i tratti di Elina che fanno il resto :) Comunque, no, nessuno studio meticoloso e lavoro di riproduzione .... ho dovuto studiare troppo meticolosamente altro, che in fotografia con la polaroid faccio come mi sento e basta.
ps. ora controllo, e in ogni caso il tuo posto nel libro e tuo e basta :)
Io non so all'inizio, ma quelle di cui parlavo non sono simili solo per l'idea ma anche e proprio per la bellezza.
Se poi non sono frutto di un meticoloso studio e lavoro di riproduzione-emulazione in fase fotografica (cosa che gìa suscita la mia ammirazione), ma di fascino, propensione naturale e "ugual sentire", la cosa è anche più affascinante.
In effetti gli elementi per capire come nasca un'immagine ben riuscita sono spesso tantissimi e intrecciati tra loro. E per descriverla, tentando di districarne i fili, spesso sembrano non bastare pagine di parole anche se dette da chi le sa scegliere e usare bene (leggi: meglio di me:).
Ma visto che dai via libera alla logorrea (ah! è troppo tardi per pentirtene!) tra tutti gli elementi che hanno concorso alla perfetta riuscita di questa, ne voglio citare almeno due molto evidenti ed estrinseci: il bianco e nero e il "tondo", che, evocando immediatamente il retrò, il classico, rafforzano "visivamente ", "esteriormente" quella che era già la potenza intrinseca dell'immagine dal punto di vista ideativo/concettuale (ossia gli elementi che la compongono, non come sono poi presentati) .
Ma sei fortunata che adesso devo chiudere la valigia e salire in macchina.
P.S.
Perdono scrivo qui che faccio prima: ho appena rispedito mail con foto formato JPG come richiesto Spero di non aver fatto altri casini. Secondo me è il Dio della Fotografia che vuole impedire il sacrilegio che una mia foto venga stampata :))
Facciamo così, se si può io cederei volentieri il mio posto nel libro a questa tua foto!
Oh Roderick!
lo sai che la logorrea qui ci piace :)
In realtà, devo ammettere che sia per gli studi(totalmente scientifici) e per il vissuto di conseguenza non ho una gran cultura umanistica e di arti visive (sto cercando di porre rimedio da pochi anni) però ci sono cose del passato che mi affascinano e quel gusto per la malinconia retrò mi è sempre appartenuta, per cui se dovessi dirti la mia, ti direi che non c'è nulla di studiato, assecondo solo il sentire di quel momento e soprattutto di quello che mi ispira la persona ed Elina è già di suo un'anima retrò. Penso quindi sia più che altro un aver metabolizzato inconsciamente ... a volte mi è capitato, soprattutto all'inizio, di scoprire che alcune foto che avevo fatto erano simili (per idea non certo per bellezza) a quelle di alcuni grandi autori che ho conosciuto solo dopo grazie al commento di qualcuno tipo " bella mi ricorda..."
e grazie per i complimenti, anche a me per esempio piacerebbe saper fare anche altri tipi di fotografia ma ogni volta che ci provo non viene fuori niente che dica qualcosa e quindi continuo sul ritratto <3
Màchemeravìgliachémàncounsimbolistadèllottocento!
Carmen io non so quanto hai osservato le opere d'arte dei secoli precedenti, quanto ci sia di studiato e cosciente oppure di introiettato inconsciamente (propendo per la prima ipotesi), ma ogni tanto tiri fuori dal cilindro delle foto splendide che avrebbero potuto essere scattate a quei tempi, se quegli artisti avessero avuto in mano una polaroid al posto del pennello.
E porcapaletta sono immagini così perfette (purezza formale mi verrebbe da dire se non suonasse altisonante) che proprio col pennello e a olio su tela sembrano fatte, non tanto per l'aspetto visivo/esteriore, quanto perché con quelli si può lavorare anche mesi, riprendendo e correggendo sino a quando non c'è più niente da cambiare.
Va che fermo la logorrea :) Tutti i miei complimenti, non sai quanto mi piacerebbe essere capace di fare cose del genere (ma essendo la cosa vicino all'impossibile, spero almeno di vederne un po' più spesso da parte tua!)
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