il network degli artisti instant italiani
Ciao prima di tutto,
sono appena venuto a conoscenza di questo sito/luogo/spazio ed è stato come un flashback.
Di colpo mi son tornate alla mente le giornate passate fra il rumore dei rulli del dorso 645 e il ribollire dell'acqua dove immergere i 9x12 per poi passarli nel lavandino e vedere quel sottilissimo velo muoversi,capovolgersi e prendere infinite forme da cui in tempo reale l'iniziale "progetto" che avevo in mente cambiava e cambiava e cambiava...era quindi l'immagine stessa che dava l'input per creare nuovi mondi e situazioni. Poi le prove con i vari supporti,dal primo classico quasi "scolastico" acquarello,alla garza,l'alluminio fino agli ultimi test con le carte alimentari. Per poi passare ai "registri" con il negativo 55 e poi,per caso,alla sx70 acquistata nel 2004 da B&HNY e quindi ancora un altro mondo da scoprire.
Mi sono avvicinato alla fotografia e ne ho fatto una professione grazie ad un fotografo a cui ho fatto da assistente negli anni 90 . Era uno che produceva quasi tutto in polaroid ed essendo anche pittore,mi ha insegnato e mi ha trasmesso la passione per manipolare,graffiare "contaminare","inserire". Da lì ho iniziato un lungo e fortunato percorso professionale in cui Polaroid è sempre stato presente e ha permesso di essere riconosciuto sulle riviste ancor prima di leggere il mio nome. Questo per me è sempre stato la condicio sine qua non,cioè il fatto che lo stile,ancor prima che bello o brutto,di buon gusto o trash,sia riconoscibile. Al punto che l'allora temibilissima direttor-a di Vogue Gioiello quando mi disse che le mie foto non le piacevano ma che ero uno dei pochi che aveva uno stile proprio ,questa cosa mi riempì di orgoglio e di sicurezza in me stesso e infatti da li iniziai la "professione".
Poi l'avvento del digitale ha cambiato tutto,il calo del lavoro dovuto al fatto che i clienti che prima mi chiamavano per il mio stile ora volevano solo immagini su fondo bianco e/o scontornati e/o "freddamente" digitali.In questo senso Polaroid,anche per motivi di costo,non aveva più spazio e questo mi ha fatto perdere entusiasmo e la carica adrenalinica
necessaria per mettere benzina alla mia energia creativa.Nonostante mi fossi messo "di buzzo buono" davanti al Mac e a Photoshop,un bel giorno mi son svegliato e mi son reso conto che quel passaggio epocale per me non aveva piu senso e decisi di imparare tutto un altro mestiere,anche se cmq creativo come il cuoco. Cosi me ne sono andato in Spagna,poi son tornato a NY ,una puntata in Bolivia e ora di nuovo in Spagna sempre come cuoco.
Tutto questo fino a 2 giorni fa quando,grazie ad alcuni post di B.Bolchi su Fesibuc son venuto a conoscenza di questo "spazio",di "Impossible" (di cui ero all'oscuro,questo per dirvi quanto fossi uscito dal giro). Polaroiders mi ha fatto pensare che magari non ora ma fra 2-3-5 anni si potrà tornare a fotografare,a creare,a fare di un difetto o un 'imperfezione uno stile,senza voler per forza eliminare o demonizzare il digitale che cmq può viaggiare assieme a Polaroid (che sia la seconda però l'asse portante). Per questo sono andato a tirare fuori il mio archivio e ho scoperto che la quantità di materiale,soprattutto pubblicato,era impressionante.Ho ricontattato la redattrice con cui ho realizzato la maggior parte dei lavori in pola e ci siamo impegnati a fare qualcosa con tutto questo materiale,corredato di articoli,disegni,poesie...
Tutta questa storia non voleva essere una sorta di manifestazione di narcisismo o di quante cose ho fatto ma semplicemente la necessaria premessa e lo spunto per ringraziarvi per avermi dato di nuovo almeno una fiammella di entusiasmo nel,forse,riprendere (anche con i nuovi materiali) quel cammino interrotto 4 anni fa.
Grazie
giacinto
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Grazie Luca,
spero davvero che come dicevano i greci "panta rei" e che davvero si possa tornare a sfogliare riviste non solo di nicchia (come la meravigliosa e straordinaria "P") ma anche le più volgarmente commerciali e vedere immagini fotografiche scattate da fotografi con l'"Anima"
Un abrazo
Luca Tesauro ha detto:
Sei un grande, Giacinto! La tua energia e vitalità è una fiamma che arde e fa ardere chi ti legge e guarda le tue foto...
Sono onorato di conoscerti e condividere con te la passione per quest'arte che non morirà mai!
Un caro saluto
Luca
Ciao, quante cose giuste dici. Speriamo davvero che tra qualche anno le cose cambino e che acquistino un'altra patina.
Mi complimento con Giacinto per l'imponente lavoro svolto e la grande disponibilità dimostrata nel condividerlo: un'autentica collana di saggezza.
Ciao Giacinto, grazie per le splendide e stimolanti parole, ci tenevo a sottolineare che questo non è uno "spazio" di Impossible, ma una iniziativa tutta Italiana volta alla diffusione e alla condivisione del movimento artistico istantaneo.
In qualità di affiliate partner di Impossible ospitiamo il link al loro shop e grazie alla loro attenzione siamo stati sponsorizzati in alcuni eventi e concorsi.
Alan
Ciao Giacinto,
anch'io mi rispecchio in quanto racconti...
probabilmente un ritorno in toto di questo tipo di immagini lo trovo improbabile (soprattutto per i costi, come ben evidenzi anche tu) ma credo e spero che dopo aver saturato il mercato di immagini digitali piu' o meno tutte uguali, gli Editor piu' attenti cercheranno prima o poi cose "nuove" da proporre ai lettori sia nel campo redazionale che pubblicitario.
Frank
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