polaroiders

il network degli artisti instant italiani

Valutazione:
  • Attualmente 0 di 5 stelle.

Visualizzazioni: 115

Commento

Devi essere membro di polaroiders per aggiungere commenti!

Partecipa a polaroiders

Commento da sniki su 25 Novembre 2011 a 22:55

Sempre disponibile per qualsiasi chiarimento o spiegazione.

Commento da Alan su 25 Novembre 2011 a 22:51

Mi inchino e mi copio questa spiegazione sul quadernino, grazie mille :)

Commento da sniki su 25 Novembre 2011 a 22:49

L'arcano della presunta caduta di luce è presto spiegato e, in linea generale, il ragionamento che segue vale, oltre che per la fotocamera Image, pure per la SX70 e la SLR680: in realtà non si tratta di caduta di luce, bensì di interazione fotocamera Image (o SX70 o SLR680) quando in modalità flash - insistono altre luci sulla scena; delle quali, in considerazione della loro preponderanza, occorre ad un certo punto tenerne conto.

Nel caso in questione si stava usando la Image in funzione flash; in questa modalità la fotocamera emette un lampo che ha un numero guida (NG) – rapportato alla sensibilità della pellicola (640 iso) pari a circa 32: vale a dire che quando si usa la Image in modalità flash ad una distanza di un metro, la fotocamera selezionerà un diaframma di f32. Infatti la Image ha un’ottica che può modulare il diaframma dal valore di f10 (quando è tutto aperto) sino a chiuderlo progressivamente fino al valore di f45: alla minima distanza di messa a fuoco, pari a 0,6m la fotocamera imposterà f45, aumentando la distanza ad un metro modulerà a f32, a due metri progressivamente per f16, a tre f11 per arrivare al limite della portata del flash che sta intorno ai 4,5 metri dove il diaframma sarà per l’appunto tutto aperto al valore di f10 e infatti a questa distanza risulterà pure un poco sottoesposto, essendo il valore corretto un po’ meno di f8 non raggiungibile dall’ottica.

Tuttavia, si stava tentando di sfruttare la potente illuminazione fornita da due flash da studio, sui quali erano montati due bank/softbox con lo scopo di diminuire l’alto contrasto proveniente dalla lampada flash e ridurre le ombre dure, col risultato di creare un aspetto di luce morbida e naturale sia sulle persone che sugli oggetti.

Queste due luci erano posizionate in opposizione ai due lati della modella a circa 0,8 metri dalla stessa e secondo i dati forniti erano regolati a 4,3 della loro potenza che a conti fatti (vi risparmio il calcolo) corrisponde un diaframma di corretta esposizione – che a questo punto resta indipendente dalla distanza di ripresa fotocamera/soggetto essendo il flash da studio non solidale con la fotocamera - di circa f26.

La pratica ha visto scattare inizialmente da una distanza tra 1,8 e 2,2 metri con il flash della Image che innescava pure i due lampi dello studio; in questo range di distanza di messa a fuoco la Image diaframmava tra f22 e f 16 - corrispondenti ai corretti intervalori dettati dal suo flash - e gli scatti sono risultati infatti piuttosto bilanciati nell’intermix tra flash-studio/flash-Image; aumentando la distanza di messa a fuoco a 3 metri, a questo punto il valore di diaframma impostato dalla Image è diventato f11 aprendosi di oltre due stop (la Image mica teneva conto che c’erano pure i flash da studio e che quindi sarebbe bastato sempre un diaframma intorno a f22) e lasciando così entrare - a questo punto – l’eccessiva luce combinata presente.

In pratica, nelle condizioni appena descritte, portandosi a scattare dai tre metri sarebbe stato necessario diminuire intorno al valore di 2,3 la potenza dei flash da studio oppure, mantenendo la potenza originaria di 4,3 posizionarli entrambi a circa 1,5 dalla modella; in questo secondo caso il “modellamento” luminoso sul corpo della modella sarebbe stato ancor più morbido per via del differente gradiente di caduta della luce tra flash-studio/soggetto derivante proprio dal riposizionamento (maggiore distanza) del flash-studio dal soggetto.

Comunque per semplificarsi la vita, in questi casi basta effettuare preliminarmente un po’ di letture coll’esposimetro flash sulla scena… et voilà le jeux sont fait!

 

Commento da Alan su 25 Novembre 2011 a 14:38

Grazie Menico, resto in attesa :)

Commento da sniki su 25 Novembre 2011 a 14:35

La misurazione mi serve solamente per spiegare l'esempio di specie, comunque il ragionamento che sta alla base è sempre lo stesso; per potervelo spiegare con la necessaria chiarezza e senza troppe complicazioni datemi un attimo di tempo: mi debbo assentare dalla tastiera qualche ora, ma entro stasera spiego tutto. A più tardi.

Commento da Alan su 25 Novembre 2011 a 14:30

@ Carmen ... io speriamo che me la cavo :P

Commento da Alan su 25 Novembre 2011 a 14:29

alla prossima occasione vedrò di fare la lettura

Commento da Alan su 25 Novembre 2011 a 14:29

no la misura con l'esposimetro non l'ho fatta, ho fatto questo scatto per primo e mi ha soddisfatto pienamente quindi poi ho lavorato di conseguenza

Commento da sniki su 25 Novembre 2011 a 14:27

Bel colpo! Per caso hai effettuato una misurazione esposimetrica del lampo-flash da studio che cadeva sulla modella (esposimetro in modalità flash - iso 640) e che valore ti dava? Altrimenti prova  a rimisurarlo riposizionandoti con la stessa geometria/distanza/potenza 4.3.

Commento da Carmen su 25 Novembre 2011 a 14:24

Marcheselli alla lavagna!

PARTNER

Codice Sconto -10%

POLAROIDERS2024

VIDEO TUTORIAL

Contatti:

Fondato nel 2010 da:

Alan Marcheselli

Carmen Palermo

Eventi e Pubblicazioni

Alessia Amati 

Alan Marcheselli

 

Selezione foto settimana

Lucia Semprebon

Selezione foto Instagram

2019 Solimano Pezzella

2020 Alan Marcheselli

2021 Clara Mammana

2022 Felicita Russo

2023 Paolo Ferruzzi

2024 Paolo Ferruzzi

Web & Media

Alessia Amati

Alan Marcheselli

Contatti

polaroiders@gmail.com

info.polaroiders@gmail.com

© 2024   Creato da polaroiders.   Tecnologia

Badge  |  Segnala un problema  |  Termini del servizio

free counters