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Ciao a tutti! ho scoperto da poco di questa fantastica comunità, e mi sono subito iscritto! perciò colgo l'occasione per salutare tutti e per fare subito una domanda. Il mio interessamento alla Polaroid si è riscoperto quest' estate quando a Berlino ho acquistato una economica lightmixer 630 SL con relative pellicole impossible. Questa macchinetta però nn mi fa avere risultati concreti.. fa tutto da sola! AF regolazione dell' esposizione.. e agendo solamente sul regolatore chiaroscurale non riesco ad ottenere foto di buon livello. Inoltre i difetti di emulsione si presentano in quasi tutte le foto.. Perciò chiedo a voi cultori della materia :D a che macchina passare? Le mie foto vorrebbero essere prevalentemente ritratti, nudi e close up di oggetti. Mi piace in particolar modo il formato spectra perciò ero orientato su una Procam o una Macro 5 voi che dite? Ho ancora poi un po di dubbio riguardo ad una sx-70..
Saluti ancora e grazie in anticipo di tutte le info :P
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Ok andiamo con ordine :
1. si alla tua macchina manca la messa a fuoco manuale che certo aiuta a personalizzare lo scatto, ma puoi ottenere foto eccelse anche con quel modello seguendo poche e semplici regole di protezione della pellicola in fase di espulsione e gestione della luce.
2. Se vuoi rimanere sulle pellicle a 600 asa la soluzione la puoi avere con la SLR680 o SLR690 che ti permettono la messa a fuoco manuale, però c'è uno strano problema di incompatibilità di spessori con le pellicole impossible che saltuariamente escono non completamente emulsionate da queste macchine, lo stesso dicasi per la SX70 e le relative pellicole a 100 e 125 asa.
3. Riguardo al formato spectra mi permetto di suggerirti di stare il piu lontano possibile dalla procam, nonostante il pacco lenti eccezionale il mirino e scomodo e difficilmente scatti realmente cio che credi di vedere.
4. LE macchine migliori per questo formato sono la 1200si e la SPECTRA AF
5. Tra Macro 3 e Macro 5 la piu immediata per sistema di messa a fuoco è la Macro 3, io le ho entrambe e la macro % mi fà venire il mal di mare, in oltre i sensori luminosi sono bianchi e non rossi quindi è acile perderli mentre lavori.
&. Nessuna macchina formato spectra ha la messa a fuoco manule.
Resto a disposizone
Ciao
Alan
ciao! sei stato davvero molto d' aiuto! secondo te una image spectra pro potrebbe fare al caso mio? o una macro 3 meglio? di base mi piace creare le mie composizioni quindi anche se uso luce naturale e improvvisazione il formato più grosso da tirarmi appresso (leggasi macro 5 o 3) non è un grosso problema..
Ciao Daniele.
Anche a me piace avere un po' di controllo sullo scatto, per questo ho scelto le seguenti macchine:
SX-70 (io ho la versione con l'AF Sonar) da usare eventualmente con filtro se si vogliono utilizzare le carte della serie 600
680 SLR molto simile alla SX-70 ma con il flash incorporato
Image Elite PRO per il formato spectra comoda per esposizioni multiple ed utilizzabile anche per i close-up con la lente aggiuntiva
Non sono proprio economiche ma hanno il grosso vantaggio (per me) di essere compatte e facilmente trasportabili nella borsa che uso giornalmente per lavoro. Con un po' di pazienza... si trovano a prezzi ragionevoli in particolare all'estero.
Ad ogni modo i difetti di emulsione spesso non sono da imputare alla macchina usata, almeno da quel poco che ho potuto vedere.
Buona serata
Attualmente il totale controllo manuale dell'esposizione e della messa a fuoco impiegando pellicole istantanee integrali (Polaroid 600, Impossible PX 100/600/680/70) è ottenibile soltanto dotandosi di una fotocamera Polaroid 600SE o Mamiya Universal Press - peraltro dotate di ottiche intercambiabili - alla quale applicare uno speciale dorso di non facile reperibilità, che consente di caricare le sopracittate pellicole; occorre aggiungere che si tratta di corredi costosi, ingombranti e pesanti. Per amore di precisione girano rumors sulla possibilità di vedere, forse già al prossimo Photokina 2012, una nuova fotocamera relativamente compatta che integri le summenzionate possibilità.
Se invece ci "accontentassimo" di una semplice folding SX-70 Land camera, disporremmo di controllo manuale della messa a fuoco fino a 25 cm. (!), vista reflex (!), controllo automatico dell'esposizione con possibilità di intervento correttivo di circa +/- 1,5 stop. Dal punto di vista della possibilità di composizione (formato quadrato e sezione aurea), se mi passate il paragone, è un po' come avere in mano una Hasselblad quando monta il coulisse/soffietto macro....
La SX-70 Sonar, pur essendo autofocus, ha la possibilità di esclusione dello stesso per poter focheggiare a mano, mentre la SX-70 Land Camera prevede solamente la messa a fuoco manuale; occorre tuttavia precisare che nella maggior parte delle SX-70 Land Camera la messa a fuoco è più agevole essendo dotate di schermo con cerchiolino di sdoppiamento di immagine al centro, mancante invece nella maggior parte dei modelli Sonar che - nella focheggiatura manuale - fanno affidamento solamente alla nitidezza raggiungible sul solo schermo.
L'ideale sarebbe imbattersi in uno dei rari modelli SX-70 Sonar dotato di schermo con cerchiolino di sdoppiameno di immagine; aggiungo che l'autofocus essendo ad ultrasuoni mette a fuoco anche al buio, ma, di converso, mette a fuoco sul piano più prossimo alla fotocamera nella scena dalla stessa inquadrata per cui occorre tenerne conto nella ricomposizione dello scatto.
I primi modelli della SX-70 non sono dotati di filettatura per il montaggio sul cavalletto, ma occorre montarvi un accessorio dedicato; i modelli successivi così come tutte le Sonar, invece, hanno la filettatura.
La SX-70 senza Sonar non ha l'AF (autofocus) ma puoi mettere a fuoco a mano girando l'apposita rotellina.
Attenzione che sulla versione 3 la vista nel mirino non è reflex e quindi devi mettere a fuoco a stima, nelle altre versioni invece nel mirino vedi se il soggetto è a fuoco come in una reflex manual focus qualunque.
L'AF può comunque essere escluso nella versione con Sonar e puoi mettere a fuoco a manualmente.
Io consiglio quella con Sonar semplicemente perché è più completa ed a volte l'AF può essere comodo anche se non indispensabile. Unica pecca è che è un po' più lunga e quindi un po' più ingombrante (ma non molto)
Il supporto per cavalletto è presente su tutte le versioni.
La Image ha uno schema ottico Quintic 125mm f/10 a 3 elementi, mentre la SX-70 monta un 116mm f/8 a 4 elementi costruito in vetro ottico; la SX-70 essendo reflex non risente di errori di parallasse ma soprattutto ha un fuoco minimo di 25,4 cm.; la Image, che focheggia automaticamente fino a 60 cm. con possibilità di esclusione dell'autofocus, dispone di flash incorporato ma comunque escludibile, è predisposta per esposizioni multiple (fino a 5), in sequenza, in autoscatto; inoltre, è possibile comandare l'apertura dell'otturatore manualmente fino a 2 minuti, naturalmente dispone della consueta correzione dell'esposizione.
Pur disponendo di entrambe, personalmente preferisco di gran lunga la Sx-70, ma penso sia solamente questione di gusti o meglio di affinità col proprio stile.
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